giovedì 18 marzo 2010

Greci e Celti

Secondo il mito, riportato da Ovidio nelle Metamorfosi, Fetonte, figlio di Elios, Dio del Sole, volle guidare il carro di suo padre nel cielo. Avendone perso il controllo, Zeus, per evitare che desse alle fiamme il mondo intero, fu costretto a colpire il giovane con le sue folgori. Precipito' sulle rive del fiume Po, noto ai greci come Eridano. Le sue sorelle, le Eliadi, lo piansero a lungo, e le loro lacrime si trasformarono in Ambra. L'ambra era tenuta in gran pregio presso i greci: a scopo decorativo, per produrre monili e gioielli, a scopo religioso, era usata come dono votivo nel culto di Apollo e di Elios, a scopo rituale, era usata nelle cerimonie funebri, in particolare dei giovani. Era uno dei prodotti piu' importanti che essi acquistavano in Italia settentrionale, come testimoniato dal mito, dove però, in realta', essa arrivava dalle coste del Baltico per tramite delle popolazioni celtiche dell'europa centrale. Il contatto con gli ellenici, avvenuto in Italia ma anche in altre aree geografiche, influenzo' profondamente la societa', la cultura materiale e gli usi dei celti. Il gruppo storico "Figli del Sole", desidera rievocare proprio questo contatto tra due popoli cosi' determinanti nella storia e nella cultura europea, ed analizzare lo scambio culturale che si instauro' tra di essi. Il nome stesso del gruppo vuole evocare la leggenda dello sfortunato figlio di Elios, dio del sole.

Nessun commento:

Posta un commento